serendipità
lunedì 5 gennaio 2015
domenica 20 luglio 2014
Gandhi sulla questione Palestinese
(M. K. Gandhi, Harijan, 26 gennaio 1938)
"Ho ricevuto numerose lettere in cui mi si chiede di
esprimere il
mio parere sulla controversia tra arabi ed ebrei in
Palestina e
sulla persecuzione degli ebrei in Germania. Non e' senza
esitazione che mi arrischio a dare un giudizio su problemi
tanto
spinosi."
Le mie simpatie vanno tutte agli ebrei. In Sud Africa sono
stato
in stretti rapporti con molti ebrei. Alcuni di questi
sono
divenuti miei intimi amici. Attraverso questi amici ho
appreso
molte cose sulla multisecolare persecuzione di cui gli
ebrei
sono stati oggetto.[.......].
Ma la simpatia che nutro per gli ebrei non mi chiude gli
occhi
alla giustizia. La rivendicazione degli ebrei di un
territorio
nazionale non mi pare giusta. A sostegno di tale
rivendicazione
viene invocata la Bibbia e la tenacia con cui gli ebrei
hanno
sempre agognato il ritorno in Palestina. Perche', come gli
altri
popoli della terra, gli ebrei non dovrebbero fare la loro
patria
del Paese dove sono nati e dove si guadagnano da vivere?
La Palestina appartiene agli arabi come l'Inghilterra
appartiene
agli inglesi e la Francia appartiene ai francesi. È ingiusto
e
disumano imporre agli arabi la presenza degli ebrei. Ciò
che
sta avvenendo oggi in Palestina non può esser giustificato
da
nessun principio morale. I mandati non hanno alcun
valore,
tranne quello conferito loro dall'ultima guerra.
Sarebbe
chiaramente un crimine contro l'umanità costringere
gli
orgogliosi arabi a restituire in parte o interamente
la
Palestina agli ebrei come loro territorio nazionale. La
cosa
corretta e' di pretendere un trattamento giusto per gli
ebrei,
dovunque siano nati o si trovino. Gli ebrei nati in Francia
sono
francesi esattamente come sono francesi i cristiani nati
in
Francia. Se gli ebrei sostengono di non avere altra patria
che
la Palestina, sono disposti ad essere cacciati dalle altre
parti
del mondo in cui risiedono? Oppure vogliono una doppia
patria in
cui stabilirsi a loro piacimento?
[...]
Sono convinto che gli ebrei stanno agendo ingiustamente.
La
Palestina biblica non e' un'entita' geografica. Essa
deve
trovarsi nei loro cuori. Ma messo anche che essi considerino
la
terra di Palestina come loro patria, e' ingiusto entrare in
essa
facendosi scudo dei fucili . Un'azione religiosa non
puo'
essere compiuta con l'aiuto delle baionette e delle bombe
(oltre tutto
altrui). Gli
ebrei possono stabilirsi in Palestina soltanto col
consenso
degli arabi.
[...]
Non intendo difendere gli eccessi commessi dagli arabi.
Vorrei
che essi avessero scelto il metodo della nonviolenza
per
resistere contro quella che giustamente considerano
un'aggressione del loro Paese. Ma in base ai
canoni universalmente accettati del giusto e dell'ingiusto,
non
puo' essere detto niente contro la resistenza degli arabi
di
fronte alle preponderanti forze avversarie."
sabato 10 maggio 2014
giovedì 8 maggio 2014
giovedì 12 dicembre 2013
profetica canzone [1974] di Iannacci sul movimento “Fermiamo l’Italia” ovvero “9 dicembre” anche detto "dei forconi"
Des' m’interessa anche a me
della mia libertà
Siamo un po’ più uguali ai movimenti globali
di Guido Viale
dal Manifesto dell'11 12 13
Misuriamo la distanza tra questi moti di rivolta e le altre proteste. Il confronto non sarà facile né automatico
leggi l'articolo a questo link
http://ilmanifesto.it/siamo-un-po-piu-uguali-ai-movimenti-globali/
...
...
Non c’ho più la macchina
son disoccupato
la mia donna mi ha lasciato
sensa mutua
sensa casa
non c’ho piu’ neanche il bidet
Sono qui peggio di un bonzo
Non c’ho neanche la benzina per bruciaaaarrr uuuuuhhhhhhhh
Des' m’interessa anche a me
della mia libertà
Libertà de lavurà
de lavurà per pudè campà
E campà per poi tribulà
E tribolare per campare
E campà per pudè brusà
E libertà e libertà
Allora libertà ... confessione
No, confessione e libertà
No, libertà e rivoluzione
No ... sì ... rivoluzione
No... rivoluzione
Si' ... si’ si’ , rivoluzione
Libertà di rivoluzione
È libertà la rivoluzione
Libertà per tribulà
E libertà per la rivoluzione
Libertà ... rivoluzione
Liber... rivo...
rivolu ...
rivo ...
rivo ...
rivolu ...
rivolu ...
rivolu ...
rivoluzione
rivoluzione
rivoluzione
rivoluzione
rivoluzione
...
Vedi anche l'editoriale Editoriale di Marco Revelli, sul Manifesto del 12.12.2013
L’invisibile popolo dei nuovi poveri
http://ilmanifesto.it/linvisibile-popolo-dei-nuovi-poveri/
della mia libertà
Siamo un po’ più uguali ai movimenti globali
di Guido Viale
dal Manifesto dell'11 12 13
Misuriamo la distanza tra questi moti di rivolta e le altre proteste. Il confronto non sarà facile né automatico
leggi l'articolo a questo link
http://ilmanifesto.it/siamo-un-po-piu-uguali-ai-movimenti-globali/
...
...
Non c’ho più la macchina
son disoccupato
la mia donna mi ha lasciato
sensa mutua
sensa casa
non c’ho piu’ neanche il bidet
Sono qui peggio di un bonzo
Non c’ho neanche la benzina per bruciaaaarrr uuuuuhhhhhhhh
Des' m’interessa anche a me
della mia libertà
Libertà de lavurà
de lavurà per pudè campà
E campà per poi tribulà
E tribolare per campare
E campà per pudè brusà
E libertà e libertà
Allora libertà ... confessione
No, confessione e libertà
No, libertà e rivoluzione
No ... sì ... rivoluzione
No... rivoluzione
Si' ... si’ si’ , rivoluzione
Libertà di rivoluzione
È libertà la rivoluzione
Libertà per tribulà
E libertà per la rivoluzione
Libertà ... rivoluzione
Liber... rivo...
rivolu ...
rivo ...
rivo ...
rivolu ...
rivolu ...
rivolu ...
rivoluzione
rivoluzione
rivoluzione
rivoluzione
rivoluzione
...
Vedi anche l'editoriale Editoriale di Marco Revelli, sul Manifesto del 12.12.2013
L’invisibile popolo dei nuovi poveri
http://ilmanifesto.it/linvisibile-popolo-dei-nuovi-poveri/
sabato 30 novembre 2013
lunedì 4 marzo 2013
Ma chi ha detto che non c'è
«Certo, eravamo giovani. Eravamo arroganti, eravamo ridicoli, eravamo eccessivi, eravamo avventati, eravamo sciocchi. Ma avevamo ragione.» Abbie Hoffman
G. Manfredi
Anno 1977
Sta nel fondo dei tuoi occhi
sulla punta delle labbra
sta nel corpo risvegliato
nella fine del peccato
nella curva dei tuoi fianchi
nel calore del tuo seno
nel profondo del tuo ventre
nell'attendere il mattino
Sta nel sogno realizzato
sta nel mitra lucidato
nella gioia nella rabbia
nel distruggere la gabbia
nella morte della scuola
nel rifiuto del lavoro
nella fabbrica deserta
nella casa senza porta
Sta nell'immaginazione
nella musica sull'erba
sta nella provocazione
nel lavoro della talpa
nella storia del futuro
nel presente senza storia
nei momenti di ubriachezza
negli istanti di memoria
Sta nel nero della pelle
nella festa collettiva
sta nel prendersi la merce
sta nel prendersi la mano
nel tirare i sampietrini
nell'incendio di Milano
nelle spranghe sui fascisti
nelle pietre sui gipponi
Sta nel sogno dei teppisti
e nei giochi dei bambini
nel conoscersi del corpo
nell'orgasmo della mente
nella voglia più totale
nel discorso trasparente.
ma chi ha detto che non c'è
ma chi ha detto che non c'è
Sta nel fondo dei tuoi occhi
sulla punta delle labbra
sta nel mitra lucidato
nella fine dello Stato
c'è, c'è. sì che c'è.
sabato 16 aprile 2011
martedì 12 aprile 2011
venerdì 11 marzo 2011
ogni popolo che lo sopporta è schiavo
"Tirannide:indistintamente appellarsi debbe ogni qualunque governo in cui chi è preposto all'esecuzione delle leggi può farle,distruggerle,infrangerle,interpretarle,impedirle sospenderle o anche soltanto deluderle con sicurezza di impunità e quindi o questi infrangilegge sia ereditario o sia elettivo, usurpatore o legittimo, buono o tristo, uno o molti a ogni modo chiunque ha una forza elettiva che basti a ciò fare è tiranno e ogni società che lo ammette è tirannide, ogni popolo che lo sopporta è schiavo"
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